Pubblichiamo il discorso del Presidente Assit Aldo Rebuffi, letto all’apertura dell’assemblea di fine anno del 20 dicembre. Con l’occasione auguriamo buone feste a tutti i periti.

Cari soci, cari colleghi,

ringrazio i presenti che oggi hanno deciso di regalare all’associazione una giornata in questo momento in cui si chiude l’anno.

Questo è anche il momento di fare il punto delle situazione e ragionare sul futuro.

In questi due anni che ho rappresentato la nostra Assit ho radicato il convincimento dell’importanza di una forte rappresentanza peritale nel mercato.

La gara al ribasso promossa da Cattolica ai loro periti ne è una conferma.

Una rappresentanza forte significa l’attuazione di un programma di lungo respiro che abbia la capacità di fare sintesi di tutte le realtà del nostro mondo.

Una rappresentanza forte e unitaria significa fare chiarezza ed identificare obiettivi da raggiungere.

Chiarezza per chi ha confusione tra concorrenza e associazionismo.

Chiarezza per chi non crede più al valore del nostro lavoro.

Purtroppo quello che è condiviso da tutti e che sembrava banale, come la fusione delle associazioni peritali in A+, incontra difficoltà tecniche di cui dobbiamo prendere atto essere insuperabili.

Bisogna prendere atto che A+ è una strada chiusa.

Allo stato ad Assit è stato proposto:

  • Da Aipai di entrare tutti nella loro associazione come singoli professionisti. Infatti, l’assemblea straordinaria di Aipai ha dato il via libera ad una norma transitoria valida fino al 31/12/19 per l’ingresso agevolato dei soci delle associazioni consorelle e se il numero delle nuove adesioni dovesse superare il 50% dei soci di Aipai il consiglio direttivo si è impegnato a dare le dimissioni e ad indire nuove elezioni cui parteciperanno i nuovi soci con possibilità di essere eletti e con la possibilità di scegliere un nuovo nome per l’associazione.
  • Da Ampre di fondersi in un’unica associazione. Ampre non ha farmalizzato la sua proposta, ma informalmente ha avanzato la disponibilità ad una immediata fusione.

In alternativa c’è quella di rifiutare le due proposte e proseguire la strada da soli. In questa ipotesi c’è una mozione all’assemblea per la trasformazione di Assit in un’altra associazione che si caratterizzi per la rappresentatività di società o altre forme di aggregazioni al di là del singolo professionista.

Nel dettaglio:

  • Assit si trasforma in Associazione di Società di capitali o altre aggregazioni legalmente riconosciute operanti nell’ambito della categoria produttiva dei servizi principalmente rivolta al mondo assicurativo ma anche a quello produttivo e legale in genere, finalizzata ai seguenti scopi e finalità:
  • Operare attività volte a promuovere gli interessi degli Associati curando la rappresentanza istituzionale verso l’esterno, anche mediante incarichi a terzi, adottando tutti gli strumenti utili a tale scopo, comprese campagne mediatiche raggiungendo sia il consumatore finale sia gli operatori assicurativi e quelli istituzionali tra cui il Ministero della Giustizia;
  • Esigere dagli Associati il rispetto delle norme associative e deontologiche dell’Associazione che prevedono il rispetto dei reciproci diritti di proprietà intellettuale e delle regole del mercato;
  • Informare i propri Associati, anche con incarichi specifici a professionisti o società specializzate, in merito alle evoluzioni del mercato assicurativo italiano ed internazionale;
  • Stimolare l’attività di formazione, di studio e di ricerca in campo assicurativo e dei servizi in genere, anche mediante l’organizzazione di incontri e convegni nazionali e internazionali, l’istituzione di centri studi, di corsi di formazione, di borse di studio e di premi;
  • Sviluppare convenzioni, infrastrutture e tecnologie a servizio degli associati.