Autore:  Fabio Fossati, loss adjuster in Genova

Se non fosse un ossimoro, potremmo dire che il progetto dell’Associazione unica di Categoria, ha vinto con percentuali “bulgare”.Lo ribadisco solo a favore del 25%+1 dei periti che non hanno partecipato alle recenti Assemblee di ANPRE, AIPAI ed ASSIT : la quasi totalità del mondo peritale vorrebbe l’Associazione unica.

In un ambito semplicemente democratico, questa indicazione dovrebbe portare all’unificazione.

Di fatto però ci ritroviamo “ingessati” dagli Statuti che prevedono le maggioranze qualificate per ogni variazione statutaria.

Per raggiungere il “quorum” (nel periodo più impegnativo dell’anno per la ns. Categoria) mancavano solo pochi partecipanti : 7 Soci di qua, 10 di là, e poi il risultato sarebbe stato conseguito.

Quindi l’esistenza stessa delle nostre Associazioni sta impedendo di compiere quello che noi stessi vorremmo.

Irreparabile fugit tempus … mentre il nostro mondo cambia drasticamente, noi restiamo immobili.

In CPU si stanno scervellando per trovare il modo di raggiungere il “quorum”.

Aiuterebbe una riedizione degli “Stati generali dei periti” come nel 2014 ?

Oppure un bel “moto carbonaro” ?