di Gino Attilio Timo
Il 12 e il 13 maggio 2016 vorrei che fossero ricordati come due giorni fondamentali per la figura professionale del Perito Assicurativo R.E. o “no motor” come definito da alcuni.
Per me è stato un grande onore poter partecipare a questa sfida e poter fare parte dell’organizzazione di un evento storico che mi auguro possa aver fatto chiarezza nel nostro mondo e sul mercato circa la peculiarità e, secondo me, la insostituibilità della nostra figura per il mercato.
E’ un periodo nel quale per la nostra figura professionale c’è molta incertezza e molti Colleghi con i quali ho parlato sono arrivati a Cervia pensando di essere “Periti periti”.
Incontrandoli a fine convegno si sentivano “Periti ancora… vivi”!
Penso quindi che il convegno abbia centrato l’obiettivo in quanto a utilità e a ricchezza di contenuti, contenuti che sicuramente hanno fornito delle risposte importanti, risposte che… infondono un minimo di fiducia alla nostra Categoria.
Penso che tutti noi siamo pronti a seguire ciò che ci viene chiesto per cercare aree di miglioramento nel processo liquidativo; siamo anche pronti a modificare le nostre organizzazioni, siamo pronti ad accorparci, e in questo quale migliore esempio simbolico della costituzione della Confederazione, e a partecipare a nuove forme di “soluzione” di un sinistro; non ultimo a partecipare all’iter per l’indennizzo dei sinistri in forma specifica.
Ciò che abbiamo chiesto è stato di poterlo fare INSIEME a chi è alla ricerca delle soluzioni migliori fermo restando il fatto che il servizio prestato dalla nostra categoria viene giudicato dal mercato più che soddisfacente!
Spesso sentiamo le Compagnie di Assicurazione chiedere “proposte”; io penso che sia giusto, più che lasciare studiare “proposte” a un fornitore, sedersi intorno a un tavolo e lavorare insieme ragionando su “dove si vuole andare” tutti insieme facendo “sistema”.
Ho proposto questo modello l‘anno scorso a Milano Marittima e lo ho ricordato nel mio saluto in apertura perché, secondo me, la via corretta è quella.
L’unico “paletto” che chiediamo sia mantenuto è quello legato alla imparzialità e alle terzietà della nostra figura, caratteristiche queste che sono l’unica garanzia vera per un mercato che vede nel consumatore la parte più debole del rapporto assicurativo.
A questo proposito l’intervento dell’Avvocato Faletti è stato illuminante e inequivocabile.
Durante il convegno è emerso che la certificazione di parte terza accreditata sia la migliore risposta “europea” a questo problema e diventi nei fatti una “patente” che certifica i requisiti necessari per rispondere alle esigenze del mercato affinchè il consumatore sia tutelato.
Le parti più deboli del mercato sarebbero fortemente penalizzate nel caso in cui chi offre la soluzione di un sinistro non dovesse avere i requisiti dell’indipendenza e della terzietà… e personalmente non escludo possa portare a un giudizio negativo del consumatore.
Penso che questo Convegno sia stato anche il modo per ufficializzare che la Confederazione non è un mero e vuoto progetto di intenti ma al contrario una realtà che via via diventa sempre più solida e pragmatica.
Un Convegno con oltre 500 persone a 6 mesi dalla costituzione ufficiale fornisce risposte importanti e comunica senza mezzi termini che il “fidanzamento” tra le Associazioni funziona.
A me ha dato molta fiducia vedere i Periti delle 4 Associazioni finalmente Periti Uniti con gli stessi intenti, gli stessi obiettivi e una gran voglia di lavorare insieme per cercare un futuro…
Una nota di colore: il colore predominante di questo Convegno è stato l’arancione e l’arancione è il colore del cambiamento!
E in effetti questo Convegno è stato un Convegno di profondo cambiamento, direi di svolta, che ha visto trasformare le divisioni e gli individualismi tra periti in unità di intenti e di mezzi per realizzarli!
Un risultato straordinario almeno secondo la mia modesta interpretazione!
E allora, così come succede nei “fidanzamenti migliori”, proponiamoci e impegniamoci tutti insieme a mantenere la freschezza e i sentimenti di grande motivazione per crescere tutti insieme e per costruire per tutti noi un futuro più certo.
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