Lo spazio dedicato alla nostra rivista al convegno Assit del mese scorso, per i riscontri positivi ricevuti, ha aperto a riflessioni  che il Comitato di Redazione dell’Osservatorio ritiene di condividere con Voi lettori. Ci siamo interrogati sull’efficacia della comunicazione nel contesto di un incontro congressuale, sulla curiosità ed attenzione che naturalmente si innesca nella platea quando diversamente ci si propone, mettendosi in gioco con impostazioni meno formali, più ammiccanti ed ariose, seppure senza mai scadere di professionalità. Ci siamo chiesti il perché la nostra categoria scopra tardi l’effetto delle strategie di marketing intese nella migliore comunicazione e relazione con le parti. Non è recente l’intuizione, poi assodata nei fatti, che  insegnare nei luoghi di istruzione o formare i professionisti nei corsi di aggiornamento,  ha migliore risultato di apprendimento se fatto con piglio gioviale e coinvolgente. La categoria peritale si è concentrata nel tempo sulle competenze tecniche ed in tal senso è acclarato a tutti l’elevato profilo professionale raggiunto dal perito incendio italiano. Purtroppo o per fortuna i tempi cambiano ed il rinnovamento diventa impellente anche per noi periti che dovremmo scoprire, rimettendoci in discussione, l’importanza di “vendere” bene  la nostra immagine. Abbiamo pure dedotto nell’esperienza di Milano Marittima che una migliore impostazione comunicativa raccoglie consensi ed apre alla discussione condivisa; risultando possibile anche affrontare argomenti scomodi che diversamente riceverebbero una chiusura. Ci siamo chiesti cosa potremmo fare nell’interesse della categoria come Osservatorioassit, per quanto ci compete quale rivista online di una Associazione peritale, in aggiunta a quanto già facciamo in termini di informazione, opinione e comunicazione. Ci siamo focalizzati su due aspetti: il primo riguardante il singolo associato Assit o meglio il perito incendio di qualsiasi estrazione; il secondo sull’immagine del perito no motor, per usare il nome nuovo che identifica la nostra  categoria. Per la prima, considerato il profondo lavoro di rinnovamento di cui ha bisogno la categoria, risulta innegabile il ruolo indispensabile delle Associazioni che devono partire dalla base per formare il professionista del quale ha bisogno il mercato oggi e domani. Un cambiamento di abito per una professionalità medesima a quella ben nota, tuttavia espletata congiuntamente ad un savoir-faire da comunicatore. Non soltanto in Assit le delegazioni delle associazioni hanno un ruolo fondamentale.  Come ho già avuto modo di scrivere in editoriali precedenti, la base associativa è il vero motore dell’intera categoria e va coinvolta affinchè prepari il bagaglio per il viaggio verso il cambiamento in atto, del quale deve risultare tour operator. Se le delegazioni territoriali decidessero  di organizzare brevi incontri, anche serali, a connotazione mista tra il serio e il faceto, formazione e pizza per intenderci, noi dell’Osservatorio ben volentieri ci presteremmo ad intervenire per parlare dell’importanza dell’immagine, del comunicare, del buon marketing di se stessi. Non siamo ovviamente dei formatori di comunicazione, tuttavia qualche base c’è e forse potremmo risvegliare  l’interesse  verso la tematica se calato nel nostro complicato mondo assicurativo da addetti ai lavori. Anche in un proposito come quello esposto, Periti Uniti avrebbe la sua da dire. Il secondo punto attiene la forza comunicativa del messaggio video, aspetto di forza della nostra rivista. In questo primo anno di Osservatorio online, abbiamo avuto l’atteso riscontro dell’importanza delle videointerviste e delle possibilità pressochè infinite della rete. Cosa fare di più in tal senso? Ho proposto agli amici del Comitato di Redazione l’idea di promuovere l’immagine del perito assicurativo attraverso una mirata azione di marketing. Ne abbiamo discusso ed ancora non ci siamo dati una risposta. Reti televisive e canali youtube propongono pubblicità correlate alle assicurazioni, negli ultimi tempi veri e propri spot emozionali, alcuni ricorrono  alla commozione piuttosto che all’ilarità; vengono pure proposti video ambientati in scenari di sinistro ma …. del perito mai c’è traccia! Ipotizzare la realizzazione di video similari attraverso i quali emerga la professionalità e l’importanza del perito incendio è l’ipotesi che stiamo valutando noi dell’Osservatorio Assit.  Non certo per promuovere gli spot sui canali televisivi, non avendone la forza economica, tuttavia sulla rete web si. In quanti li vedrebbero? Pochi o tanti dipende molto dall’obiettivo che ci diamo, ma prima di questo la domanda che rivolgiamo anche a Voi lettori è quanto potrebbe risultare interessante un’operazione tanto importante per gli associati Assit o per  Periti Uniti e se potrebbe esserci qualche ragione che generi disappunto da parte degli  Assicuratori. Il nostro mondo deve comprendere l’importanza dell’agire in squadra. Per questo desideriamo fare opinione e ci azzardiamo in proposte fuori dai canoni coinvolgendo l’intera categoria. Attendiamo vostri commenti sinceri, positivi o negativi che siano, non accantonamenti dell’idea a prescindere. Non vorremmo che fosse proprio una qualche Compagnia di Assicurazione ad inserire il perito  a nostra insaputa, in un prossimo spot pubblicitario.

                                                                                                          Marco RUGGI