L’annuale Assemblea dell’ANIA è sempre un momento di riflessione del mondo assicurativo e quest’anno ne ho avuto l’ennesima conferma.

Vero è che a volte molto è scontato e già sentito, ma a stare attenti e non ad esserci solo per doverci essere, ne vale la pena.

Poi succede che il Presidente dell’ANIA affronta il noto tema delle Calamità Naturali e testualmente dice: “Il modello da noi proposto prevede una limitazione dell’intervento economico pubblico, mentre i proprietari di abitazione dovrebbero assicurare con una polizza la parte di rischio non coperta dallo Stato. Oltre a garantire maggiore certezza sui tempi della ricostruzione, la nostra proposta eliminerebbe ogni possibile speculazione sulla valutazione dei danni, attività che sarebbe affidata alla rete dei periti assicurativi.”

La rete dei periti assicurativi? Sogno o son desto? Consultato rapidamente il testo che viene consegnato a chi partecipa all’Assemblea e dal quale ho ricopiato il virgolettato di cui sopra, mi rendo conto che il tanto lavoro fatto in questi anni da chi si batte su questo assunto è ormai condiviso ai più alti livelli.

Attenzione che non è il Brunetta della situazione che promette la polizza obbligatoria di qualche anno addietro, è una affermazione forte, di chi conosce il nostro mondo e che mette al centro la rete dei periti assicurativi, a tutela dello Stato e non solo delle Compagnie; è evidente pensare che quanto realizzato in Abruzzo con CINEAS ha fatto molto per valorizzare la nostra professione e probabilmente questa affermazione è anche figlia di tale esperienza.

Stride invece molto con la percezione comune di questi ultimi tempi, che vede nel perito assicurativo una professione superata e legata a vecchi schemi da rottamare.

Ovviamente a noi il compito di dimostrare quanto sia vera l’importanza della “rete” e della “professione” mettendo in atto tutti i possibili mezzi attraverso la Confederazione “Periti Uniti” e l’emanazione della Norma UNI che certificherà la nostra professione.

Ormai soddisfatto della giornata potevo a questo punto tornare a casa, ma siccome sono testardo, mi sono detto “vediamo cosa ci raccontano gli altri oratori”, per inciso stiamo parlando di Salvatore Rossi presidente dell’IVASS e del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.

Il Presidente dell’IVASS, come spesso avviene, bacchetta le Imprese Assicuratrici e mi ricorda quando noi al nostro Convegno invitiamo gli Assicuratori e fanno altrettanto verso di noi, in sostanza ognuno ha il suo …… però ad un certo punto parla di Cross Selling e di Asimmetria Informativa, due questioni che preoccupano molto l’Istituto.

Il cross selling coinvolge 15 milioni di italiani, del tutto inconsapevoli di stare sottoscrivendo una polizza, di pagarne il premio e che finiscono di non saperla utilizzare al momento del bisogno, è parente non troppo alla lontana di quella battaglia che stiamo combattendo per il famoso accordo ANIA per la liquidazione dei sinistri in caso di Coassicurazione Indiretta (detto anche ex Art. 13), mi chiedo quindi per la seconda volta se sono stato attento, ma potete stare certi che anche se non ho il testo, confermo che il Presidente dell’IVASS sostiene che deve essere data la massima trasparenza ai contratti e che devono essere quindi normate le coesistenze di garanzia da chiunque sottoscritte; quindi quello che le Compagnie non ritengono sia “importante” così come mi è capitato di sentire ultimamente è invece una priorità per l’IVASS.

L’Asimmetria Informativa è una materia più delicata, nasce dalla mancanza di conoscenza atavica Italiana delle Assicurazioni, ancora fanalino di coda nelle sottoscrizione dei contratti se riferiamo i premi al PIL nazionale, chi promuove la conoscenza di settore ha quindi da fare e nel nostro piccolo questa rivista, come tutta l’attività di ASSIT persegue questo obiettivo e non è lontano il momento in cui si possa allargare ad altri soggetti, per fare della conoscenza diffusa e diminuire verso l’alto quel gap che oggi è così forte.

Del Ministro Guidi prendo questa citazione: “Si cita spesso Einaudi sul “conoscere per deliberare”. Per una volta, vorrei che questa citazione fosse presa sul serio, fino in fondo, con tutta l’enfasi del caso sul “conoscere”. Ma senza paura di deliberare.”, mi rivedo molto in questo approccio, in tutto quello che ho fatto e che spero ancora di fare per il nostro futuro, quindi, nell’augurare a tutti un periodo di meritate vacanze, a settembre, al vostro e nostro ritorno, spero che tutti possano seguire questo principio di riuscire a conoscere a fondo il mondo che lo circonda e deliberare per un proprio migliore futuro professionale.

                                                                                                          Riccardo Campagna