di Marco Ruggi
Even this year’s Christmas. The New Year is upon us. The period is conducive to meditate on the year past and for what it will be. For a year we wrote news and opinions that have collected more and more readers. With this number we intend to finish 2016 confirming the informative role of our magazine. But first the good wishes. Merry Christmas and Happy New Year to the experts and to the world of insurance Observatory Assit.
(Anche quest’anno è Natale. Il nuovo anno è alle porte. Il periodo è favorevole per meditare sull’anno passato e per quello che verrà. Per un anno abbiamo scritto notizie e opinioni che hanno raccolto sempre più lettori. Con quest’ultimo numero intendiamo terminare il 2016 confermando il ruolo informativo della nostra rivista. Ma prima gli auguri. Buon Natale e felice anno nuovo ai periti ed al mondo delle assicurazioni dall’Osservatorio Assit.)
Ho chiesto al mio amico americano se il traduttore di Google avesse trasformato correttamente l’italiano in inglese. Mi ha riferito che la traduzione è pessima, tuttavia si comprende il senso. Certo, scrivere correttamente in inglese è un’altra cosa. Ma anche scrivere correttamente in italiano non è per tutti. Cosa ho voluto dimostrare scrivendo gli auguri in inglese? Bè, intanto che non conosco l’inglese avendo studiato il francese che oramai torna utile all’estero quanto sapere il napoletano. Poi, che anche una delle difficoltà tecnologiche maggiori, quella di tradurre le lingue, sta compiendo passi da gigante. Anche i multilingua traduttori di professione, non avranno vita facile e già ipotizzo uno stuolo di monoglotta che con qualche marchingegno per la traduzione simultanea spazieranno dal cinese, al greco, all’aramaico. Parto da lontano per dire che la quarta rivoluzione industriale in atto pare proprio non voglia risparmiar nessuno e siamo nel bel mezzo del ciclone. Tanti sembra ormai l’abbiano capito. Tutti ne parlano. Molti vorrebbero certezze in questo mondo di concitata confusione. Qualcuno si lancia per spiccare il volo ma i più guardano il cielo e attendono. Anche nel nostro piccolo mondo antico avviene più o meno uguale. L’anno 2016 si chiude nell’incertezza più totale ed il 2017 si preannuncia come l’anno della svolta. Proviamo a tirare le somme di un anno che si chiude con un grande punto interrogativo, dettato da un sovrapporsi di situazioni congiunturali. L’economia per come l’abbiamo conosciuta non regge più e la competizione si fa sempre più forte e gli stravolgimenti diventano forzosi. Meno lavoro, uguale a meno denaro disponibile ed a meno premi incassati (anche meno sinistri). Le agenzie in primis patiscono la riduzione di portafoglio ed ancora rimbrottano verso la legge Bersani. Le Compagnie si inventano nuove strategie per sostenere il periodo di difficoltà. Per lo più vecchie logiche di economia, con benefici immediati ottenuti dalla riduzione dei costi. Generali porta tutto in casa per salvaguardare l’occupazione dei dipendenti. UnipolSai ritiene strategico investire verso la riparazione diretta. I giornali scrivono che Axa rileverà Generali e la fantassicurazioni prospetta che Reale Mutua assorbirà il portafoglio italiano di Axa. I miliardi annui di indennizzi che le Compagnie erogano a fronte di sinistri riguardante il retail ed il corporate del nostro ramo, fanno gola ad investitori di spessore quali Multiasistencia o MutuiOnline che transitano dalle perizie per arrivare all’altro vero businnes. Che le società di bonifica si siano messe a fare i periti e che ora si affaccino anche loro nel mercato della riparazione diretta non stupisce più. Alcuni studi peritali si sono convertiti in società, mentre si contano sulle dita di una mano quelli che hanno realizzato una New Co perito/riparatore. Cersa, il certificatore, è stata al tavolo con i periti per contribuire alla norma Uni, ma altre società di certificazione si stanno interessando a noi. Una primaria Università Italiana prende informazioni poichè interessata ad istituire un corso di laura dedicato alle assicurazioni; neppure Cineas può sentirsi più tranquilla! Periti Uniti dopo il grande exploit di Cervia, ha infine nominato il consulente e prospetta la costituzione di un’unica Associazione. Il perchè di tanto allarmante fermento è molteplice nelle ragioni. Ma tutte si ritrovano nella cruda affermazione “per fame” Come nella foresta, se le prede diminuiscono per i predatori inizia un periodo di grande competizione. Il regalo che mi sento di chiedere al Natale per la nostra categoria è il renderci capaci di accettare che il cambiamento è irreversibile. Che attendere significa soccombere ed uso un altro esempio per farmi meglio comprendere. Come d’abitudine in questo mese dell’anno ho tenuto un colloquio personale con tutte le mie maestranze, contrapposto ad una selezione di candidati periti da inserire nell’organico: neo laureati o professionisti a piedi. Il quadro emerso è più o meno questo. Chi è occupato resta attaccato all’osso con vigore, non molla e rivendica come negli anni 80 senza diversamente proporsi, convinto che sia ancora apprezzata la maestria di un tempo. Mentre oggi vorremmo riqualificare l’occupato da dipendente ad intraprendente! Per quelli che bussano invece, quelli che neppure l’osso hanno a cui attaccarsi e spintonano per entrare, si riscontra il “disposti a tutto” e caparbietà di sapere non soltanto l’inglese ma pure lo spagnolo ed il tedesco. Osservo quindi il bisogno di rimettersi sempre in discussione e di innovarsi. Altro esempio. Nel recente incontro organizzato con le Win a Milano, al quale ho preso parte, abbiamo volutamente sperimentare una forma di comunicazione diversa dal consueto taglio riservato ai nostri convegni. Solo i periti e gli assicuratori che hanno preso parte all’evento possono dire se hanno apprezzato la formula, tuttavia riteniamo comunque di aver raggiunto un primo successo. Ci hanno ascoltato! Ricevere ascolto è necessità vitale per la nostra categoria. Fare squadra è altrettanto vitale. Per tornare alla metafora della foresta, il lupo solitario fatica a sopravvivere mentre in branco cattura la preda. Auguri a tutti di buone feste a tutti i lettori. Auguri al Presidente Assit Aldo Rebuffi ed al cd neoeletti.
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