ITASSICURA. L’edizione zero si è conclusa dopo due giorni intensi di convegni all’interno di Fiera Sicurezza in Rho Fiera Milano. I riscontri sono stati tutti positivi e l’invito corale ricevuto è di ripetere l’iniziativa. Non so dire al momento se ITASSICURA vedrà altre edizioni, perché l’organizzazione è impegno importante, perché  servono risorse economiche e perché non è facile attrarre consensi partecipativi. Tuttavia, quanto è emerso chiaramente da questa edizione zero è il grande cambiamento in atto nel mercato assicurativo, per l’avvento tecnologico inarrestabile e per la necessità di fornire un servizio all’assicurato. Agire sulla prevenzione è risultato prioritario, quale alternativa a gestire il danno in occasione del sinistro. Un modo nuovo di fare assicurazione, con l’assicurato messo al centro e coccolato nella fase assuntiva con proposta di prodotto tailor made. L’ad di Mediolanum Assicurazioni, Massimo Grandis, nel suo intervento ad ITASSICURA è stato chiaro: – “il cliente siamo noi…..le aspettative altrui sono le nostre…i sinistri vanno pagati…”. L’ad di Zurich, Mario Greco, in un recente articolo pubblicato su La Stampa ha fatto previsioni di cambiamento epocale per il settore, definendo il momento “formidabile” per l’avvento della tecnologia e per le opportunità che offre (aggiungo io, per pochi). Il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, in altro articolo pubblicato ha previsto per fine 2018 la presentazione del piano industriale per superare lo scenario di straordinaria complessità che le Assicurazioni stanno attraversando. UnipolSai, come sappiamo, già è partita con il proprio piano industriale e se ne avvertono gli effetti. Le altre Compagnie di Assicurazioni non sono posizionate diversamente, bensì allineate per adottare le migliori strategie volte a superare il cambiamento del mercato. In tal senso ITASSICURA non ha detto nulla di particolarmente differente rispetto ai segnali di mercato, se non focalizzare i presagi di futuro prossimo. Il settore sinistri si sta trasformando, sia che si guardi agli operatori esterni  quali i periti, sia agli interni nei liquidatori. Verso la trattazione dei sinistri, per come l’abbiamo fino ad oggi interpretata, stima e liquidazione del danno, le Compagnie non intendono riversare risorse e la strategia rinnovata è intervenire sui costi. Le realtà peritali risulteranno poche, ipotizzate in una trentina o poche di più,  con organizzazione nazionale e rivolta all’offerta di servizi per gli assicurati. Anche la separazione in soggetti differenti dei sinistri complessi da quelli di massa non avrà più un senso stante le complesse organizzazioni che stanno nascendo all’interno delle società peritali di servizi. Grandi, organizzate, competenti, innovative ed efficienti: questi i requisiti delle nuove strutture peritali. Quanto durerà il passaggio dall’attuale status quo al nuovo? Due o tre anni non di più! Quindi dopodomani. La riparazione diretta, la videoperizia,  piuttosto che il rimpiazzo dei beni, non saranno il reale cambiamento. Oramai è assodato che le Compagnie intendono introdurre trasformazioni realmente radicali, inducendo il sinistro da mera circostanza critica in opportunità per la fidelizzazione del cliente e l’offerta di servizi. Sempre in Itassicura il confronto diretto assicuratori/consumatori ha ritratto quanto ancora è modesto il feeling tra assicurato e assicuratore in caso di sinistro: il primo  è prevenuto che l’assicurazione non vuole pagare ed il secondo che l’assicurato propende a speculare. In sostanza, manca la fiducia sulla quale poco è stato fatto negli anni per costruirla. Solo per questo aspetto avrebbe senso una ulteriore edizione di ITASSICURA: per coinvolgere attraverso un nuovo messaggio comunicativo di trasparenza ed affidabilità,  assicuratore ed assicurato.  L’aspetto della comunicazione è centrale nella trasformazione, poiché attinge alla tecnologia. Imprescindibile considerare i social quale canalizzazione nuova di organizzazione e contatto con gli assicurati. Anche per questo verso gli scenari sono epocali: se fino ad oggi gli assicurati trovano nell’agenzia il riferimento diretto di collegamento con la Compagnia, domani sarà inevitabilmente differente. La tecnologia incalza e cambia ogni parametro consolidato; entra direttamente nelle famiglie, come avvenuto con il televisore negli anni 60. Ancora peggio, ti calza addosso e noi stessi diventiamo tubo catodico! Non per niente i colossi informatici e distributivi sono pronti a cogliere le opportunità. Di tutto questo si è parlato ad ITASSICURA, tratteggiando crudi scenari di cambiamento portati da assicuratori, accademici, giornalisti  e professionisti. ITASSICURA ideata  quale opportunità concreta per il mondo peritale ed in realtà più apprezzata dal resto del comparto assicurativo. La nostra categoria resta ancorata a vecchi stereotipi di rappresentanza, più tecnici che di marketing, mentre il mercato assicurativo come sopra descritto è in profonda trasformazione.  Insistiamo nel focalizzarci nell’associazionismo come  arma di confronto, ma  i templi biblici di realizzo non concretizzano la bontà delle intenzioni. Riteniamo imprescindibile la perizia per la  liquidazione del sinistro, quando le prospettive degli Assicuratori vertono su altro e  non ci rassegniamo  che la trasformazione non ha genesi dal settore dei  sinistri ma dai CDA delle Compagnie. Serve stare con i piedi per terra, tuttavia se non si riesce ad ipotizzare il diverso non saremo di certo noi periti a cogliere il momento “formidabile” di opportunità. In questo clima di incertezza globale, mai più di ora diventano importanti gli auguri.
Buon Natale e buon anno a tutti voi lettori.