Siamo di nuovo a Natale! Con il trascorrere degli anni abbiamo l’impressione che il tempo si accorci. Anche vivere la quotidianità tesi verso il raggiungimento degli obiettivi lavorativi non aiuta. Per questo scrivo “di nuovo Natale”. Sembrava fosse ieri. Se l’ieri lo riportiamo a qualche decennio fa…. beh, dovrei scrivere di un altro Natale! Meno frenetico ma più vissuto. Meno laico e più religioso. Non rincorro rimpianti del tipo “come si stava meglio”; l’editoriale porta data 2014. Di norma la fine d’anno è riservata agli auguri, agli auspici di buone nuove ed ai bilanci. Parto dalla fine, dal bilancio sull’Osservatorio. La rivista online presentata al convegno Assit di maggio con coraggiosa intraprendenza, raccoglie consensi da più fronti, anche da quello delle Associazioni “concorrenti” che invito nuovamente a leggere la rivista quale organo di stampa della categoria, prima ancora che rivista Assit. L’Osservatorio è nato da una mia proposta in Consiglio, accolta e condivisa, seppure fossi l’ultimo arrivato. Scrivo questo per rappresentare una riflessione associativa. Quanti ultimi arrivati sarebbero potenzialmente disponibili nella base associativa Assit e delle altre associazioni? Non riesco ad immaginare all’associazione solo come massa numerica di iscritti, bensì come un potenziale di risorse da coinvolgere ed alle quali attingere. Certo, esiste una forte componente di soci seduti al balcone ad osservare il lavoro nel cantiere sotto casa, tuttavia anche da loro si deve pretendere qualcosa. Ognuno ha proprie attitudini che devono trovare adeguato ruolo. I vertici delle Associazioni dovrebbero risultare registi ed individuare gli attori per le parti; dovrebbero forse anche voler scartare quanti inadatti. Penso ad un coinvolgimento maggiore della base e per parte dell’Osservatorio abbiamo in cantiere alcuni progetti: non un auspicio ma una certezza. Con ironia simpatica penso pure a “corsi di recupero” per tutti quei soci che mai trovano il tempo per esserci: “la riunione in questo periodo??”… “l’incontro, così lontano??” … ”ma siamo a fine anno. Le riserve!!” … ”non posso muovermi! Figuriamoci poi per la cena”. Nel quotidiano poi succede che il perito “ingessato” nel suo ufficio, riceva la telefonata: – “buongiorno Peter Parker, sono J.J.J. direttore della Compagnia Marvel Comics, sta bruciando il palazzo a….”. J.J.J. non finisce neppure la frase che il perito ha già indosso il costume di Spider Man, pronto a mollare tutto per il nuovo sinistro! Che anche la frase del film “da un grande potere derivano grandi responsabilità” sia stata scritta pensando al nostro perito?
Per gli auspici, serve soffermarsi un secondo sul 2014. Un anno carico di novità per la nostra categoria. Di attese generate, non ancora totalmente soddisfatte. Uni, Stati Generali periti, Federazione, Conferazione e così via. L’anno 2015 si prospetta determinante per il futuro del perito italiano. Quale auspicio dunque! Di buona lettura per i vertici della Associazioni. Jurgen Habermas, filosofo e sociologo tedesco, riserva pensieri importanti sull’associazionismo. Suo l’aforisma “ la società civile è composta da quelle associazioni e movimenti che più o meno spontaneamente intercettano la risonanza suscitata nelle sfere private di vita, dalle situazioni problematiche, per poi trasmettere questa risonanza, amplificata, alla sfera politica”. Suo il libro “Teoria dell’agire comunicativo”; suoi i pensieri sulla “teoria discorsiva” della morale e della politica; dell’essere rappresentanti seguendo i differenti modelli “dell’agire comunicativo” rispetto “all’agire strumentale”. Anche Italo Calvino si è speso per le Associazioni: “le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori, e danno la gioia che raramente s’ha restando per proprio conto……”. L’Italia è il paese delle 300.000 ed oltre associazioni (fonte Istat), segnale del desiderio di indossare una maglia comune per rappresentanza. Associazioni sportive, culturali, ricreative, di volontariato, ecclesiastiche, sindacali, di formazione, di rappresentanza ecc. ecc.. Sinonimo di una società che individua nella frammentazione di rappresentanza e per il medesimo interesse, la corretta strategia. Non spetta a me decretare se tali Associazioni siano tante o poche, tuttavia è acclarata l’efficacia di far confluire medesimi interessi nello stesso fiume, piuttosto che in molteplici rivoli. L’Osservatorio vuole essere lo stimolo per importanti riflessioni, per scelte importanti da fare, per abbandonare l’immaginazione verso un possibile viaggio di vita professionale sulla stessa nave.
Sono agli auguri. La videointervista di questo mese realizzata in occasione del seminario Assit di Torino del 10 dicembre, porta gli auguri dal vivo dei massimi rappresentanti di Assit, Lanteri, Campagna e Bianchi. Da loro traspaiono entusiasmo e dedizione alla causa: questi sono i migliori auguri possibili! Sentire anche dalla voce degli assicuratori intervistati che il lavoro del perito è determinante nel processo liquidativo, gratifica e rinnova la voglia di fare bene. L’Osservatorio vuole rappresentare anche questo, la vitalità che ancora esiste in ciascuno di noi e non deve essere soffocata dal clima depressivo che ci adattiamo come abito. Vogliamo servire a fare condividere ottimismo e speranza per il futuro della professione peritale. Ottimismo, fiducia nel prossimo, voglia di fare sempre, sono i migliori auguri di Buon Natale e Buon Anno nuovo che la redazione dell’Osservatorio ritiene di fare a tutti i suoi lettori. Grazie di cuore a tutti per seguirci sempre con assiduità.
Marco RUGGI
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