L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, in collaborazione con URETEK, ha organizzato per i propri iscritti un convegno tecnico gratuito sul tema Indagini Diagnostiche e Monitoraggio Strutturale che si è svolto lo scorso giovedì 12 Giugno 2014 presso Auditorium Giovanni Paolo II della Università Europea di Roma in via degli Aldobrandeschi, 190 e che ha visto la partecipazione di quasi 300 ingegneri.

Il monitoraggio strutturale, la diagnosi e il controllo delle costruzioni consentono di valutare la possibile diminuzione dei margini di sicurezza locali o globali dovuta a fenomeni fisiologici o patologici.

L’evoluzione temporale dello stato di dissesto e/o degrado può essere osservata con diverse modalità, attualmente anche molto sofisticate, che in linea generale prevedono spesso acquisizioni in automatico con lettura in remoto dei dati. Le più moderne tecnologie di comunicazione possono essere d’ausilio nella trasmissione dei parametri rilevati, sia su strutture ordinarie che su edifici di non modesto impegno costruttivo. In ambito storico-monumentale è poi sempre più frequente la necessità di monitorare in maniera estesa costruzioni di particolare pregio, spesso soggette ad azioni esterne di varia natura non previste in origine.
Il monitoraggio assume dunque un importante ruolo conoscitivo nel processo diagnostico necessario alla comprensione dei fenomeni esaminati e all’individuazione delle più opportune ipotesi di intervento.

Il Convegno ha approfondito il tema con l’apporto di esperti e professionisti del settore che hanno illustrato esperienze su casi reali offrendo così una significativa occasione di aggiornamento e discussione.

Dopo l’introduzione ai lavori ed i saluti iniziali d’obbligo del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, ing. Carla Cappiello, ha preso la parola il dott. Davide Roveda, che ha introdotto i lavori presentando l’impegno della URETEK nel settore specifico.

Il prof. Ing. Giorgio Monti, ha quindi esposto due applicazioni pratiche di grandissimo interesse ed a contrasto, non fosse altro perché edificati a 2.000 anni di distanza, ancorché trattasi di due anfiteatri: il monitoraggio del Colosseo ed il collaudo della Nuvola progettata dal noto arch. Massimiliano Fuksas.

Il prof. Ing. Giuseppe Carlo Marano è entrato ancora più nel dettaglio della strumentazione, mostrando interessanti applicazioni anche all’estero, con particolari riferimenti ad esperienze congiunte con il collega effettuate in Cina.

A seguire il geol. Leonardo Evangelisti ha rappresentato alla platea le diverse tecniche adottate da URETEK nei vari settori ,che la pongono non solo come leader del mercato delle applicazioni ormai tradizionali delle resine, ma fortemente innovativa su settori ancora poco noti ai professionisti e che hanno interessato la platea.

Ha chiuso i lavori l’ing. Riccardo Campagna, presidente di ASSIT, che ha esposto l’esperienza in Abruzzo per la ricostruzione post terremoto come responsabile del progetto Abruzzo di CINEAS prima e come Consulente dell’Ufficio Speciale dei Comini del Cratere successivamente, mostrando i criteri adottati e le opportunità di lavoro per il settore specifico. La slide conclusiva raccoglie lo spirito del Convegno:

  • In un paese dove vi è una scelta culturale di mantenere il patrimonio edilizio esistente, lo si deve almeno preservare;
  • Per preservarlo, bisogna prima conoscerlo, attraverso uno studio di vulnerabilità, effettuato non dopo un sisma o altro evento catastrofale ma a «bocce ferme»;
  • Conosciuto lo stato di consistenza al «tempo zero», buona cosa sarebbe monitorarlo nel corso della sua vita utile.

A cura di: Riccardo Campagna