L’idea nasce dal sig. Rossi (il nome è di fantasia), un Assicurato che ha subito un serio danno da incendio a seguito di surriscaldamento di una canna fumaria nella sua abitazione. In temporanea difficoltà di liquidità per gli effetti della crisi economica sulla sua piccola azienda, il sig. Rossi è dovuto ricorrere alla cessione del credito per pagare i vari artigiani e fornitori che sono intervenuti per i lavori di ripristino, con non poche difficoltà per lui nella gestione dei lavori, ma anche per lo studio peritale e la Compagnia di Assicurazione, alle prese con richieste di varia natura da parte delle diverse ditte intervenute per riparare i danni. Fino a qualche anno fa, solo i bonificatori, abituati ad intervenire in sinistri di notevole importo, ricorrevano a questo istituto, non così noto ad artigiani quali piccole imprese edili, idraulici o imbianchini, Oggi, invece, anche a fronte di un danno di alcune decine di migliaia di Euro in un’abitazione privata, condominio o piccola azienda, è frequente imbattersi in cessioni del credito nei confronti dei vari artigiani o aziende che operano nei lavori di ripristino e ricostruzione. Questo avviene normalmente senza l’opportuna conoscenza dell’istituto, sicché le necessarie comunicazioni al debitore vengono ignorate o mal effettuate e nessuno si cura del fatto che la polizza sottoscritta possa prevedere esclusioni, limitazioni e/o franchigie e scoperti tali da non permettere la piena indennizzabilità del sinistro. E’ solo uno dei tanti effetti della prolungata e grave crisi economica in atto, che ha visto l’impoverimento di tante famiglie e la crisi di liquidità delle piccole aziende, mentre, al contempo, il sistema bancario ha ridotto l’erogazione del credito. Resta da chiedersi se le polizze attualmente esistenti sul mercato permettono di venir incontro alle esigenze finanziarie della clientela retail colpita da sinistro di una certa gravità. Una copertura assicurativa ampia e ben costruita permette di coprire le conseguenze economiche di un sinistro. Il sig. Rossi ha però sollevato il problema dei flussi finanziari e dei tempi di erogazione degli indennizzi. I fornitori di beni e servizi, prima di iniziare i lavori, richiedono garanzie di solvibilità, anticipi, termini di pagamento chiari: la definizione di un sinistro presenta invece tempi ed importi monetari incerti. Le polizze più diffuse prevedono il seguente schema di pagamenti: erogazione dell’anticipo di indennizzo (se prevista specifica clausola) indennizzo allo stato d’uso; indennizzo del supplemento di indennità per valore e nuovo. Il funzionamento della clausola “Anticipo indennizzi” nelle polizze retail è analogo a quelle delle polizze rischi industriali: in sostanza a fronte del verificarsi di un danno di un minimo importo (notevolmente inferiore rispetto a quanto previsto nei “rischi industriali”) ed al decorrere di un certo lasso di tempo dal sinistro, la Compagnia si impegna a liquidare un acconto sull’indennizzo, solitamente calcolato nel 50 % del danno minimo. Va tuttavia tenuto conto che la liquidazione dell’anticipo di indennizzo è prevista normalmente in 60/90 giorni dall’accadimento del sinistro, a patto che sia stata presentata formale richiesta nei termini previsti. Questi tempi non sempre soddisfano le aspettative dell’Assicurato che vuole ripristinare rapidamente i danni (ad esempio per poter rientrare in abitazione, o per riavviare una piccola attività commerciale) ma non dispone della liquidità necessaria né delle competenze per concordare in breve tempo l’importo dell’indennizzo con il perito. Per questo tipo di clientela, il sig. Rossi ha auspicato l’introduzione di clausole contrattuali o finanziamenti ad hoc da attivare rapidamente in occasione di un sinistro, che permettano di mettere prontamente a disposizione un importo iniziale “una tantum” per far fronte alle prime spese e, successivamente di finanziare i lavori mediante verifica dello stato di avanzamento degli stessi. La Compagnia di Assicurazione, per tramite del Perito incaricato è, infatti, il soggetto che dispone di risorse finanziarie e meglio conosce la realtà del sinistro, la sua indennizzabilità e le eventuali problematiche alla liquidazione. Seguendo l’idea del sig. Rossi, a fronte di una liquidazione che dovrebbe comunque effettuare, la Compagnia: può fornire un servizio al cliente migliore, affiancandolo ulteriormente nel momento del sinistro e così fidelizzandolo; ha l’opportunità di percepire un ulteriore premio o un interesse (a secondo che si pensi ad una garanzia aggiuntiva o ad una formula di finanziamento); ha un maggior controllo dei costi di ripristino: occorrerà la redazione di un computo metrico estimativo e di un capitolato delle opere che verrà discusso preventivamente con il perito incaricato e da esso controllato con una sorta di verifica dei S.A.L.: l’erogazione dei pagamenti a stato avanzamento lavori, effettuata direttamente ai fornitori, permette un maggior controllo degli stessi, e, ragionevolmente, l’ottenimento di sconti a fronte della certezza del credito e della rapidità delle rimesse. L’Assicurato, che già si trova in una situazione di disagio a seguito del sinistro: è sgravato in tutto o in parte dalle problematiche finanziarie o di accesso al credito; può affrontare con maggiore serenità i rapporti con i fornitori/prestatori di servizi anche perché è supportato dal Perito nella valutazione degli interventi da effettuarsi e dei loro costi. I Fornitori, gli Artigiani e le ditte che collaborano alla ricostruzione/ripristino: possono lavorare in tranquillità, con la sicurezza dell’esecuzione di pagamenti certi e modulati all’andamento dei lavori; vengono tempestivamente informati di opere da considerarsi migliorie o comunque di quelle per le quali non è prevista alcuna copertura assicurativa e per esse sanno che dovranno rivolgersi direttamente all’Assicurato. Il Perito può mettere a disposizione la propria professionalità: per fornire gli elementi per valutare le garanzie in base alle quali concedere il finanziamento (fondamentalmente deve fornire le indicazioni sull’operatività di polizza e l’entità presunta dei danni); verificare gli stati di avanzamento dei lavori, così da permettere la liquidazione dei fornitori di beni e servizi necessari alla ricostruzione ed al ripristino. Evidentemente si tratta di un lavoro che va oltre ai normali accertamenti peritali di carattere assicurativo e comporta un’ulteriore assunzione di responsabilità, che devono essere equamente e correttamente remunerate in aggiunta al compenso del normale incarico di perizia. La predisposizione di procedure e modulistiche idonee da studiarsi in accordo tra Assicuratori e Periti, può, però, permettere di disporre di un valido strumento per affrontare questo genere di sinistri assistendo, passo dopo passo, i clienti – Assicurati che si trovino nelle condizioni del sig. Rossi.

A cura di: Alberto Bianchi