di Riccardo Campagna
Con i mesi che passano, sempre più spesso si iniziano a fare confronti tra le gestioni degli ultimi terremoti ed ognuno si schiera con l’uno o con l’altro a seconda delle sue esperienze.
Dal 2009 ad oggi ho vissuto gli ultimi tre terremoti con vari ruoli e senza soluzione di continuità, credo quindi di poter dire la mia, per aver in qualche modo contribuito, nel bene e nel male nella gestione dei contributi per lo Stato e negli indennizzi per gli Assicuratori.
Tra le mille storie che potrei raccontare, una delle più interessanti è la battaglia vinta personalmente e dal Cineas che rappresentavo in Abruzzo, per la rideterminazione del prezzo delle fibre di carbonio, che erano state riportate nel Prezziario di riferimento per i contributi emesso dalla Regione Abruzzo, subito dopo il sisma.
Nel D.G.R. n. 58 del 08/02/2010, pubblicato sul B.U.R.A. n. 4 del 17/02/2010 si legge: “è stato approvato il 3° adeguamento del vigente Prezzario Regionale per la ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 6 Aprile 2009, con l’inserimento di n. 19 nuovi prezzi. Tale adeguamento è stato elaborato, su proposta del Consorzio CINEAS, in riferimento alle nuove tecnologie di ristrutturazione e recupero degli edifici danneggiati mediante l’utilizzo di nastri di fibre di carbonio e lamine di carbonio.”
Per inciso si è passati da 1.245,69 €/mq ad un prezzo medio inferiore a 300,00 €/mq.. Grazie al dott. Gabrielli, all’epoca prefetto di L’Aquila e all’arch. Fontana, direttore della Struttura Tecnica di Missione del Commissario per la Ricostruzione, il risparmio si è trasformato in contributo per i cittadini, che al posto di vedersi limitati gli interventi di miglioramento “strapagati” a beneficio di non si sa chi, li hanno visti quadruplicati, con lo stesso costo per lo Stato e quindi in definitiva con una maggiore sicurezza per il cittadino. L’esempio che ho sempre portato è quello di poter intervenire allo stesso costo complessivo plafonato dallo Stato, al posto che sui soli nodi strutturali d’angolo anche su tutti i nodi strutturali di parete con fortissimo aumento della sicurezza intrinseca dell’edificio.
Anche i successivi adeguamenti prezzi ci hanno visto in prima linea, insieme alla citata Struttura Tecnica di Missione, ma molto altro abbiamo fatto in termini di indirizzo nelle scelte tecniche ed in quelle economiche a stretto contatto con ReLUIS, che a loro volta per la prima volta in Italia hanno aiutato/supportato e stimolato i professionisti verso una migliore progettazione possibile, sempre al fine di avere case più sicure ad un costo corretto.
Siamo stati perfetti? Sicuramente no, ma abbiamo avuto la possibilità di migliorarci? Ovviamente no! In Emilia nel 2012 alcune indicazioni le abbiamo date: stabilire una percentuale fissa per gli onorari dei professionisti, che tanto ci avevano impegnato in Abruzzo, valorizzare la presenza di una copertura assicurativa garantendo un maggior indennizzo globale.
Arriva infine il terremoto Centro Italia, per vastità del territorio e per sovrapposizione degli eventi il peggiore degli ultimi anni e ……. nasce un nuovo modello, l’ennesimo, diverso da quelli precedenti, nasce un nuovo “prezziario Unico del Centro Italia”, sarà migliore di quello che abbiamo usato in Abruzzo, forse no, ma una cosa sembra certa: CINEAS non ci sarà a segnalare errori (che ci sono), come quello citato che valeva almeno 500 ML di euro.
In una storia senza vinti e vincitori la domanda è quella di sempre: è mai possibile che ad ogni sisma si debba partire da zero? Perché in tempo di pace non si riesce a disegnare un percorso univoco da utilizzare al prossimo evento? CINEAS vi assicuro non demorde e continua a lavorare al fine di raggiungere questo obiettivo.
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